Pensavamo che dopo la chiusura dei rapporti tra la città di Roma e la giunta Marino, con la nomina del commissario straordinario e dei sub-commissari, per la città di Roma, fosse finito un momento di improvvisazioni inimmaginabili, e finalmente si potessero cominciare ad affrontare e risolvere i veri ed infiniti problemi di questa stupenda, amata, desiderata, ma tanto disgraziata città.
Purtroppo non ci sembra così, e speriamo sinceramente di sbagliarci, ma con il commissario nulla sembra cambiare e volgere al meglio.
Bene, quali sono i primi provvedimenti del commissario, tanto sbandierati anche nei tg nazionali?
Ebbene, udite udite, i primi due provvedimenti del commissario straordinario riguardano, uno l’allontanamento dei gladiatori dalle zone turistiche più significative, l’altro il blocco della circolazione dei risciò a pedali usati sempre per far conoscere ai turisti la città, con mezzi il cui tasso di inquinamento è pari a zero.
Evviva, un capolavoro simile non lo ha partorito neppure la giunta Marino, che pure di cose fantasiose ne ha fatte.
Certo, fare il pugno duro, con dei poveri diavoli, che si guadagnano faticosamente il pane è facile, sig. Commissario straordinario, ma affrontare i veri ed enormi problemi di questa città cercando di risolverli è impossibile, o forse ci vogliono delle capacità che non le appartengono.
Speriamo sinceramente di sbagliarci, e di cominciare a vedere dei risultati veri, in ordine alla soluzione dei problemi di questa città.
Ci permettiamo di evidenziarne alcuni, sperando che venga presa qualche seria iniziativa.
Intanto, mettere ordine nel caos dei trasporti pubblici, riportare la città ad un livello di pulizia che si avvicini agli standard di tutte le capitali europee, e diciamo tutte, perché in questa graduatoria, Roma è propria l’ultima in Europa, rimettere in ordine i campi rom, facendo si, che non siano un posto dove l’illegalità ed il caos, non siano più la regola ma l’eccezione.
Ridare un po’ di decoro alla città, rispristinando un manto stradale, che non sia simile se non peggio, a quello delle capitali di molti stati africani.
Cercare di portare a compimento le opere pubbliche, e parliamo di quelle piccole iniziate, e mai portate a compimento, per quelle più importanti siamo anche disposti ad aspettare.
Qui ci fermiamo signor Commissario straordinario, e la preghiamo sinceramente di non ascoltare quelle false sirene, che le raccontano altre storie, le cose sopra accennate, sono importanti, e lei ha il dovere di provare a portarle a termine, se così non fosse, ridateci velocemente dei politici capaci e volenterosi e quindi si vada subito a sentire la volontà dei cittadini.