Finalmente Roma ha di nuovo il suo sindaco, anzi per meglio dire con un termine che dovremo usare sempre più spesso, una sindaca, l’avv. Virginia Raggi, candidata dei 5 stelle.
È la prima donna che si insedia sulla poltrona più alta della capitale, dal 23 settembre 1870, quando appena diventata capitale del Regno d’Italia, Roma vide l’insediamento di Michelangelo Caetani, alla carica di presidente della giunta governo, anche se per soli 7 giorni.
Da allora e fino ad oggi, e questo per ben 145 anni, la carica più alta dell’amministrazione della capitale, è stata ricoperta solo da uomini, con la funzione di assessore facente le funzioni di sindaco, sindaco, commissario regio, commissario straordinario, governatore, commissario prefettizio e via dicendo.
La Raggi, nonostante la forte astensione, ha stravinto la battaglia elettorale, al ballottaggio non vi è stata storia alcuna, quindi un successo ineccepibile.
Complimenti caro sindaco, anzi cara sindaca, le auguriamo le migliori fortune per lei, ma soprattutto per noi, che dopo aver assistito allo sfacelo di questa amata città, ci auguriamo che sotto la sua guida possa riprendersi.
Ci piace, la volontà da lei espressa, di occuparsi, prima di tutto, delle cose più essenziali, dei problemi più urgenti, ed evidenti. di questa città, che non sono pochi. anzi una montagna.
Ci piace questo voler mettere da una parte, quelle che certamente non sono le priorità di questa città, le olimpiadi, il nuovo stadio della Roma, appalti per servizi di scarsa o nessuna utilità, anche se, cara sindaca una priorità che la dovrà accompagnare costantemente, è quella del rilancio economico di Roma, un aiuto serio alle piccole e medie imprese del territorio, che poi sono le uniche a garantire il lavoro, a parte quello che nasce dalla burocrazia ministeriale.
E poi i servizi tutti della città, che sono da terzo mondo, quindi prima di progetti fantascientifici, prima di pensare e lo ribadiamo a gare di appalto per far arricchire qualche sconosciuto, anche se non troppo, soggetto, ci si dovrà concentrare sui problemi più evidenti ed impellenti della città, la pulizia con il miglioramento della raccolta dei rifiuti, lo stato delle strade, il trasporto pubblico, il degrado dei campi rom, un evidente miglioramento della sicurezza.
Il lavoro è tanto, cara sindaca, noi le siamo vicino, anche con proposte che ci permetteremo di porre all’attenzione del nuovo assessore competente, però ricordi, prima di tutto i Romani e le aziende Romane, che sono l’unico vero tessuto economico essenziale della città.
E poi quello che ci auguriamo veramente è una vera rottura con il passato recente di questa città, ove non troverà nulla che merita di essere conservato.
In bocca al lupo.